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COHOUSING
Coordinamento Giuseppe Bellanca (Coop. La Cordata - Milano)

Nel corso dell'ultimo decennio il tema "cohousing" - "Social Housing" riveste notevole importanza, è oggetto di discussione negli ambienti politici e di studio nel mondo accademico:
"da bene di proprietà a bene d'uso, inteso come l'insieme di abitazioni in affitto a canoni sostenibili. Il sistema residenza viene considerato non come la somma dei singoli immobili, ma come risultato della complessa rete di relazioni materiali e immateriali, sociali ed economiche, che lo riguardano; costituisce, quindi, uno dei principali servizi di interesse pubblico, che deve essere garantito a tutta la comunità" (Ricci, 2008).
In merito al tema "casa" tale cambiamento si è formato a seguito prima della crisi economica data dal divario tra il mercato immobiliare e l'andamento dei redditi e in seguito dalla difficoltà di accesso al credito del sistema bancario per una fascia sempre più ampia di famiglie. In tele contesto, come sempre, inizialmente le persone e i nuclei famigliari esclusi dal sistema abitativo sono stati i soggetti più deboli ma nel corso degli anni è evidente come la situazione socio-economica ha fatto nascere una nuova "fascia grigia" di persone fragili che pur trovandosi in difficoltà perché non riescono ad accedere al sistema abitativo privato non presentano una situazione di disagio tale da poter usufruire del sostegno del welfare pubblico. Spesso un sostegno immediato, pratico e temporaneo può evitare che la situazione degeneri o arrivi a un punto di forte crisi e permette di avviare un lavoro sulle potenzialità presenti e potenziabili prima che le stesse siano compromesse.
Le varie realtà di cohusing che sono nate si presentano come una risposta efficace ed efficiente ai diversi bisogni abitativi semplici o complessi, a breve, medio e lungo termine capace di accogliere quella "fascia grigia" che non trova un'adeguata risposta ai propri bisogni al di fuori delle logiche dell'attuale "sistema di residenza"

In questo workshop si vogliono presentare diversi modelli di cohusing nati e in evoluzione su territori diversi:
- Cooperativa la Piramide - Arcore (MB)
- Comune di Trento
- Cooperativa Il Germoglio - Cassina de Pecchi ( MI)
- Coop Progetto Emmaus - Alba (CN)

Con la finalità di avviare un confronto pratico, basato sul proprio vissuto, che possa mettere in luce le difficoltà e gli elementi d'eccellenza di ogni esperienza per trasformare la storia dei singoli in una storia comune che possa raccontare come affrontare il futuro insieme.
La Cordata, realtà che rappresento, è un'impresa sociale impegnata da quasi 30 anni nella soddisfazione di un bisogno sempre più presente nell'area milanese: l'accoglienza.
Il nostro intervento pone al centro la promozione delle persone valorizzandone le diversità, promuovendo forme e processi di integrazione in una logica di sussidiarietà tra i diversi attori che partecipano al bene comune di questa città.
La nostra azione di impresa sociale, educativa e di comunità si esprime attraverso la creazione di "luoghi e spazi di vita" con una funzione di catalizzatori, di coordinamento e di integrazione delle risorse economiche, relazionali e culturali.
Luoghi capaci di accogliere le persone, di integrare i loro bisogni e le loro risorse, di essere a loro volta risorsa per la comunità locale che "abitano".
Luoghi di senso che esprimono un'offerta abitativa, relazionale e culturale: motori di coesione e inclusione sociale.
La Cordata Scs
Nel 2004 La Cordata, attraverso un'ATS (Associazione Temporanea di Scopo) con Fondazione I Care, Fondazione Idea Vita e Associazione Mondo Comunità e Famiglia da vita al primo "Condominio Sociale Integrato - CASA ALLA FONTANA" che accoglie studenti, giovani lavoratori, famiglie e persone con disabilità per la realizzazione del proprio progetto di vita.
Il cammino compiuto fino ad oggi ci insegna che per un progetto di cohousing gli elementi fondanti e da monitorare sono:

*** Legame con il territorio e per il territorio: la condizione di partenza non può che essere un'azione comune con altri soggetti del territorio in base alla lettura delle risorse e dei bisogni sia singoli sia comuni; creato lo studio di fattibilità perché il progetto possa nascere e divenire risorsa attiva per il territorio dovrà essere sempre in grado di dialogare con i diversi soggetti del territorio riuscendo, se necessario, anche a cambiare forma. Il dialogo continuo e la vita nel territorio preservano le singole realtà dal rischio di creare progetti anche eccellenti ma isolati, inoltre permettono alle persone con fragilità accolte di continuare a dialogare con la realtà territoriale in modo che in un domani, se il progetto di vita lo prevede, la realtà di cohousing accogliente possa essere il trampolino per spiccare il volo.

*** Mix abitativo equilibrato: affinché un progetto di cohousing possa risultare vincente si ritiene di fondamentale importanza creare e mantenere un mix abitativo equilibrato tra le fragilità e la così detta "normalità", l'obiettivo deve essere la costituzione di un gruppo dove sia prevalente la risorsa positiva che, per inciso, non è detto che sia sempre e esclusivamente nel soggetto "normale", esempio: l'ospite con disabilità può essere in grado di accompagnare il lavoratore temporaneo alla conoscenza del territorio (supermercato, medico, bar e panettiere di fiducia, etc..). Le persone accolte possono anche essere di tipologie molto differenti ma è importante che i bisogni e le risorse siano differenti in modo da poter garantire uno scambio reciproco. Il principio base perché ciò possa succedere è che ogni ospite, al di là della sua categoria d'appartenenza sia riconosciuto come portatore sia di bisogni sia di risorse . In merito non vi è una tabella prestabilita perché ogni persona, anche in base alla fase di vita che sta attraversando è una storia singola con caratteristiche uniche, sta all'abilità del gestore cogliere i diversi aspetti dei singoli e mantenere costante il monitoraggio sul benessere del singolo e del gruppo nel corso del tempo.

*** Sperimentazione - elasticità progettuale: il cammino dei progetti di cohousing è molto vario e nel suo percorso vi possono essere salite, discese, strade dissestate e bivi con destinazioni incerte; gli stakeholder sono molti e gli interessi sono vari e mutabili con il tempo: oltre agli ospiti vi sono le loro famiglie, i servizi invianti pubblici/privati. Oltre a mantenere una buona relazione con la rete il gestore deve misurarsi con il piano normativo che non sempre supporta la soluzione ottimale impostate a favore dell'ospite sia come standard strutturali sia standard di servizi. In merito è fondamentale affinare la capacità di dialogo è impostare un progetto che, pur mantenendo alto il livello di qualità di vita, possa essere capace di innovarsi nel tempo.
L'intenzione di questo workshop è di favorire l'apprendimento esperienziale: "affrontare situazioni di incertezza sviluppando comportamenti adattivi e migliorando, nel contempo, la capacità di gestire la propria emotività nei momenti di maggiore stress psicologico. Consente inoltre di sviluppare le proprie abilità di problem solving.... L'esperienza così acquisita diviene patrimonio di conoscenza del soggetto e costituirà il nuovo punto di partenza di ulteriori evoluzioni."

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