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I LIBRI DI "IMMAGINABILI RISORSE"
DISABILITA': autodeterminazione, interdipendenza, giustizia sociale - anno 2023
Il testo che raccoglie gli atti del IV Convegno Nazionale della Rete di Immaginabili risorse è in vendita.

Autodeterminazione, interdipendenza, giustizia sociale: tre nodi cruciali che attraversano il dibattito attuale sulle politiche sociali della disabilità.

Autodeterminazione riguarda la possibilità delle persone con disabilità di affermarsi come individui nella propria totalità attraverso le relazioni con gli altri e con il proprio contesto di vita che si modifica e cambia nel tempo.

Interdipendenza significa che il tragitto esistenziale di ogni persona con disabilità è profondamente intrecciato con quello degli altri, in particolare con chi si implica in una relazione vitale.

Giustizia sociale è la possibilità di riconoscere a tutti i diritti di fondo, sanciti dalla nostra Costituzione.

Immaginabili Risorse - una rete informale composta da più di 80 realtà del centro-nord Italia - ha cercato di sviscerare questi temi e di ricavarne indicazioni scientifiche e metodologiche a supporto dell'operatività quotidiana.
In questa pubblicazione sono contenute alcune relazioni scientifiche di esperti che hanno affrontato questi nodi concettuali, la sintesi di 54 esperienze concrete che sono state presentate in 18 laboratori tematici durante il Convegno Nazionale ad Ottobre 2022.

Un contributo per la ricerca e l'innovazione intorno alla crescita della possibilità di soggettivazione, inclusione e crescita della adultità delle persone con disabilità.

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Testo a cura di Clara Colli e Roberto Guzzi
L'INCLUSIONE SOCIALE DELLA DISABILITA' AI TEMPI DEL COVID. Tracciare rotte nella tempesta - anno 2021
C'è una domanda che possiamo rivolgere a ciascuno di noi: sceglieremmo per amico una persona con disabilità? E una persona con disabilità intellettiva?
Perché stiamo insieme a una persona con disabilità? Per obbligo, compassione, solidarietà, lavoro?
Tutti gli indicatori sociali che abbiamo a disposizione, da 40 anni almeno, testimoniano che le persone con disabilità sono più presenti nelle comunità e nella società. Vivono di meno in istituzioni segreganti, attraversano le piazze e le vie dei nostri paesi e città; è cresciuto il numero di persone con disabilità nelle scuole e si sono un po' di più affacciate nel mondo del lavoro.
Tuttavia una parte importante delle persone con disabilità e la maggioranza di quelle con disabilità intellettiva continua ad avere relazioni solo con operatori dei servizi loro dedicati e altre persone con disabilità. Le persone con disabilità ci sono ma "non ci appartengono" o perlomeno non alla pari con gli altri. Resta una distanza, una separazione.
Il cammino di inclusione sociale infatti non è solo un percorso di negazione dell'istituzione di cura segregante, o una rivendicazione di diritti, ma un'azione positiva di costruzione di una vita di qualità per un numero sempre maggiore di persone che pur nella loro vulnerabilità si riconoscono e sono riconosciute pienamente valide, necessarie e insostituibili all'interno
delle comunità in cui vivono.
E' quello della valenza politica di un welfare così inteso che ruota il percorso del volume. A molti sembrerà eccessivo e per certi versi contraddittorio chiedere ai professionisti di assumersi un ruolo di agente di cambiamento sociale e di esploratore della condizione umana.
Ma un welfare che non accetta questa contraddizione è destinato ad essere residuale come i soggetti di cui si occupa e rimarrà sempre vulnerabile proprio nei momenti di "crisi", sia essa finanziaria, sociale o pandemica.

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Testo a cura di CELESTINA DEL CARRO e RICCARDO MORELLI
"IMMAGINABILI RISORSE" Disabilità, cittadinanza, coesione sociale - anno 2019
E' possibile riconoscere e trattare i disabili come persone e non solo come utenti destinatari di prestazioni riabilitanti o soggetti fragili e mancanti da "recuperare"?

E' possibile che le azioni rivolte alla disabilità contribuiscano a generare valore sociale nel contesto per tutti coloro che vi abitano, espandendo quindi possibilità di giustizia e di equità?
Quali le chiavi di fondo, le strategie di azione sociale e tecnica che consentono di raggiungere obiettivi così significativi? E quali le logiche e modalità di funzionamento organizzativo e di intervento professionale?

Queste le domande principali che hanno caratterizzato il terzo Meeting nazionale della rete di Immaginabili Risorse, un network costituito da un centinaio di organizzazioni del Centro e Nord Italia.

Un incontro al quale hanno preso parte realtà di diversa natura - Enti Locali, Cooperative Sociali, Associazioni di familiari, Fondazioni di partecipazione - e all'interno del quale sono state presentate 60 esperienze concrete, si sono realizzati 12 laboratori metodologici e 7 sessioni teoriche.

Questo testo ne raccoglie e ne documenta i frutti principali

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Testo a cura di MAURIZIO COLLEONI
Contributi di : Cristina Basilico, Luciano Bedin, Guido Bodda, G. Caramella, Lucia Cavallin, Romina Cesati, Clara Colli, Natascia Curto, Daniele Ferraresso, Stella Forti, A. Gagliardi, Luca Gorlani, Roberto Guzzi, Ivo Lizzola, Mauro Magatti, Cecilia Marchisio, Gino Mazzoli, Angelica Montini, Riccardo Morelli, Franca Olivetti Manoukian, Roberto Parmeggiani, Manuel Pavan, Luca Pazzaglia, Leonardo Peracchi, Elena Pulcini, Paola Ricchiuti, David Scagliotti, Giuseppe Strano, Mauro Tommasini, Giovanni Vergani
"IMMAGINABILI RISORSE" Il Valore sociale della disabilità - anno 2016
I diritti di cittadinanza per le persone con disabilità sanciti dalla Convenzione Onu costituiscono, oggi, una sfida decisiva con la quale si confrontano quotidianamente famiglie, operatori, servizi, istituzione, contesti del territorio.

Sono diritti che, per poter essere esercitati effettivamente, hanno bisogno di pratiche concrete e di metodologie raffinate più che di dichiarazioni di principio.

Pratiche e metodologie che riescono ad essere efficaci quando sono basate sull'alleanza effettiva tra i servizi e le comunità locali all'interno delle quali operano.
Questo testo parla di come sia possibile concretizzare questa alleanza attraverso la messa in atto di forme di sussidiarietà circolare e di reciprocità progettuale che tengano in connessione la qualità della vita delle persone con disabilità e la qualità della convivenza sociale più estesa.

Ne parla attraverso il racconto di numerose sperimentazioni concrete realizzate in diversi territori del nostro paese, l'esplicitazione dei principali nodi metodologici che si incontrano inoltrandosi su questa strada, la precisazione della densità culturale e scientifica che supporta questo orientamento


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Testo a cura di MAURIZIO COLLEONI
Contributi di: Valeria Alpi, Daniela Amici, Chiara Arletti, Luciano Bedin, Danilo Bettani, Guido Bodda, Elio Brillo, Mariangela Bucciol, Gianfranco Caramella, Lucia Cavallin, Lisa Cendron, Barbara Chierici, Massimo Ciacchi, Giuliano Ciano, Clara Colli, Floriana Colombo, Luca Comunello, Luca Crisafulli, Maura Croce, Antonella Cuppari, Mirco Dallaserra, Monica Di Liddo, Francesca Facchinetti, Paolo Falessi, Luisa Ferrara, Carlo Francescutti, Marco Frigerio, Valeria Galeazzi, Waunder Garrambone, Valentina Ghetti, Luca Gorlani, Lucrezia Greco, Roberto Guzzi, Mario Lanzafame, Carlo Lepri, Franca Manoukian, Davide Marchioro, Valerio Mari, Sara Mariani, Marilena Marrone, Sara Martinelli, Paola Morandini, Riccardo Morelli, Daniela Moro, Alessandro Patroncini, Luca Pazzaglia, Anna Peiretti, Leonardo Peracchi, Maria Luisa Pilan, Silvia Preda, Salvatore Rao, Laura Roncalli, Silvia Apollonia Solari, Giuseppe Strano, Fabio Terraneo, Stefano Tincani, Marco Tirabosco, Alberto Todisco, Mauro Tommasini, Marco Tonul, Anna Trevisanato, Anna Troiano, Enrico Zanella


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